Infiamma la passione per le vacanze italiane: le 3 sfide principali per gli albergatori

Infiamma la passione per le vacanze italiane: le 3 sfide per gli albergatori

Infiamma la passione per le vacanze italiane. Un idillio, quello tra turisti e Bel Paese, che getta le sue radici nella pandemia.

Le estati del 2020 e del 2021 sono state caratterizzate da chiusure parziali o comunque dal timore di andare all’estero e rimanere bloccati a causa delle disposizioni anti-contagio. Dunque, gli italiani si sono rivolti, finalmente, alle mete del Bel Paese, riscoprendone i tesori. Una riscoperta che ha inciso anche sulla programmazione delle vacanze dell’estate del 2022 e che probabilmente inciderà anche sulle successive.

In fondo, c’è poco di cui stupirsi. L’Italia offre molto ai turisti. La costiera amalfitana, i paesaggi suggestivi delle Cinque Terre, le spiagge della Sicilia e della Sardegna, le magiche campagne della Toscana, le città d’arte (giusto per citare alcune mete)… Non hanno nulla da invidiare a Parigi, Londra e New York.

Come approfittare del ritorno alle vacanze italiane: le sfide per gli albergatori

Il ritorno alle vacanze italiane è un’occasione imperdibile per gli albergatori e i gestori delle strutture ricettive. Trarre il meglio da questi nuovi flussi turistici è fondamentale, dopo i periodi di magra degli anni passati.

In questa prospettiva, assume una importanza plateale la qualità del servizio, che riguarda l’esperienza del turista nella sua totalità. Esperienza che può essere resa difficoltosa – per quanto paradossale possa sembrare – da alcune caratteristiche strutturali delle località italiane. Il riferimento è alla qualità media dei collegamenti ma anche alla cronica mancanza di spazio dei centri storici. Tutti elementi che possono causare un certo discomfort al turista.

Proprio da qui originano alcune delle sfide più importanti che gli albergatori devono affrontare. 

Una sfida per gli albergatori è il parcheggio

Alcuni alberghi e strutture ricettive non hanno a disposizione un parcheggio riservato. Quando esso è presente, poi, rischia di non essere sufficiente e di riempirsi troppo presto.

Assenza o insufficienza del parcheggio riservato sono eventualità tutt’altro che rare, se si considerano le peculiarità di alcuni centri storici.

E non è un dettaglio di poco conto: i turisti prendono in considerazione questo aspetto e sono pronti a dirigersi verso altre strutture, se corrono il rischio di dover parcheggiare lontano. Trasportare le valigie di peso per centinaia di metri non è il massimo della vita, per chi è alla ricerca del relax.

Altra sfida principale per gli albergatori è il trasporto delle valigie

L’unica soluzione per gli albergatori è mettere a disposizione un servizio di trasporto delle valigie. Occorre dunque riservare del personale a questa attività, che non può essere presa sottogamba: specie se la struttura ha accesso a panorami particolari, la strada può essere tortuosa e in salita.

Ed infine altra sfida principale per gli albergatori molto attuale è la ricerca del personale

Da qui si giunge alla terza e ultima sfida per gli albergatori. Essa consiste proprio nella ricerca del personale, che si sta facendo molto difficoltosa. Sulle cause di tale difficoltà si è scritto molto, e il dibattito è spesso inquinato da interessi politici. Fatto sta che per gli albergatori sta diventando molto difficile trovare facchini per il trasporto delle valigie (come per tanti altri servizi). Il rischio è di non offrire un servizio adeguato ai turisti, e perdere un cliente che sarebbe potuto diventare abituale o che avrebbe potuto consigliare la struttura a parenti e amici.

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